Se non è food porn, di sicuro è masochismo. - Visit Ispica Curiosità

Se non è food porn, di sicuro è masochismo.

Levante sceglie Ispica per il video della canzone “Lo stretto necessario”
4 Luglio 2019
Il treno dei sapori degli iblei di fine estate
30 Agosto 2019
Mostra tutto

Se non è food porn, di sicuro è masochismo.

masochismo: “bisogno di associare il piacere a condizioni di sofferenza fisica”

(enciclopedia Treccani)

Non c’e’ famiglia ispicese che non prepari almeno una volta nel corso dell’estate un bel piatto di “pasta che tinniruma”.

Anche Andrea Camilleri, ne “Il cane di Terracotta”, fa provare questo caldo piacere estivo al commissario Montalbano:

Il tinnirume, foglie e cime di cucuzzeddra siciliana, quella lunga, liscia, di un bianco appena allordato di verde, era stato cotto a puntino, era diventato di una tenerezza, di una delicatezza che Montalbano trovò addirittura struggente. Ad ogni boccone sentiva che il suo stomaco si puliziava, diventava specchiato come aveva visto fare a certi fachiri in televisione.
“Come lo trova?” spiò la signora Angelina.
“Leggiadro” disse Montalbano. E alla sorpresa dei due vecchi arrossì, si spiegò. “Mi perdonino, certe volte patisco d’aggettivazione imperfetta”.

“Il cane di terracotta” – Andrea Camilleri

Si chiamano tinniruma (tenerumi o tenerezze, per chi cerca di italianizzarne il nome). Si possono trovare a mazzetti nel banco verdura dei supermercati o vendute dagli ambulanti agli angoli delle strade.

Ogni famiglia ha la sua versione, ma in linea di massima si tratta di una minestra da servire rigorosamente calda. Le foglie della zucca lunga, che crescono rigogliose in estate, vengono insaporite con il pomodoro e vengono unite alla pasta. C’e’ chi aggiunge aglio, cipolla e/o patate, chi mette il pomodoro fresco a cubetti e chi usa la passata.

Condividiamo con voi la video ricetta, utile a chi voglia preparare a casa la “pasta con i tinniruma” e non sappia da dove cominciare:

Ovviamente non bisogna per forza soffrire, i tinniruma possono essere utilizzati per tante altre ricette. Con l’aggiunta di uova si può realizzare uno sformato, con le foglie arrotolate si possono creare degli involtini di carne trita o semplicemente sbollentarli ed usarli come contorno freddo. Il limite è la vostra fantasia.

Ps: otterrete ugualmente l’effetto di “pulizia” dello stomaco 😉