L’architetto Vincenzo Sinatra, genero dell’architetto Rosario Gagliardi, firma i disegni del loggiato antistante la basilica di Santa Maria Maggiore nel 1749.

Egli sviluppa temi architettonici concavo-convessi in una prospettiva urbanistica. Le 23 aperture del loggiato, inframezzate da lesene, formano un elegante e delicato diaframma tra il prospetto e l’antistante illimitato orizzonte.
Lo stile si avvicina a forme rococò, soprattutto nelle tre aperture centrali. Il loggiato di Santa Maria Maggiore è uno dei rari esempi rimastici di una struttura molto in uso tra seicento e settecento, realizzata spesso in legno per le fiere effettuate in occasione delle più importanti festività religiose.