“A scinnuta” (la discesa)
La mattina del Venerdì Santo ad Ispica il colore predominante è l’ azzurro e la chiesa di riferimento è la Basilica SS. Annunziata.
Appuntamento ore 10.00 nel transetto centrale. Grande fermento dei portatori “nunziatari” e i devoti tutti per la “Scinnuta” del Cristo alla Croce. Posizionati con la vara sotto l’altare del Cristo attendono il prete, che, rivolgendosi a tutti i fedeli bussa per tre volte alla porta della nicchia e, con un colpo di scena svela il simulacro, subito adornato di fiori. La marcia funebre del Cristo con la Croce intanto accompagna il momento emozionante della “Scinnuta” e tutti si avviano al ringraziamento baciando i piedi del Cristo.
Le mantelline blu e i bambinelli di cera vestiti di azzurro contraddistinguono il colore della confraternita di riferimento.
Consigli per seguire le fasi salienti della processione
“A sciuta” (l’uscita)
Ore 18.00 uscita del Cristo con la Croce. Vi consigliamo di posizionarvi in fondo al viale della piazza SS. Annunziata per poter godere di un’ ampia veduta sia del prospetto della basilica in tutto il suo splendore che del corteo della cavalleria romana, che precede il simulacro. Il Cristo con la Croce procede per le vie della città accompagnato dalle confraternite delle altre chiese e dalla banda musicale che con la sue note diffondono una suggestiva sensazione di lutto. Molto intenso è il momento della processione che si svolge in via delle Regioni, qui le luci vengono spente e la gente attende il Cristo con la Croce per rendergli omaggio con fiori e una scenografica fiaccolata. La preghiera, la musica di sottofondo, le torce, irrompono in quel silenzio che dura per tutta la via e spezzato d’improvviso dal grido dei portatori “e picciuotti…Cruci”.
“U Ncuontru” (l’Incontro)
La prossima tappa “u ncuontru” che si svolge in via XX settembre. L’incontro tra la Madonna Addolorata e il Cristo con la Croce è uno dei momenti più attesi, la Madonna Addolorata portata a spalla dai “cavari” s’inchina per tre volte ai piedi del Cristo e lo accompagna in processione nel suo percorso fino alla basilica di Santa Maria Maggiore. Il silenzio e la preghiera sono protagonisti del momento, gli sguardi sono proiettati ai volti del Cristo e della Madre sofferente.
“A trasuta” (l’entrata)
Prima del rientro del simulacro dentro la Basilica della SS Annunziata non perdetevi il tragitto della processione nel cuore dell’antico centro storico, lungo la “vanedda re urdinari” (via Goldoni), parte dell’antico quartiere ebraico. Si tratta di una viuzza stretta, ricca di storia perché ha segnato la storia dell’antica Spaccaforno (nome antico di Ispica utilizzato fino al 1935).
Dopo accingetevi nella piazza della SS. Annunziata dove, una fiaccolata teatrale, omaggiata dalla confraternita dei “nunziatari”, illumina la facciata della basilica regalando emozione e stupore. A seguire il rientro e i tradizionali giri del Cristo con la Croce lungo le navate. I portatori sotto la vara hanno i volti sofferenti e fieri invocano un tradizionale canto fino all’ ultimo saluto “e picciotti… Cruci”.